
COS’È IL PROGRAMMA GOL, GARANZIA DI OCCUPABILITÀ
Il programma Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori è un insieme di strumenti e misure volte a promuovere l’occupazione in Italia. Si inserisce nell’ambito della Missione 5, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), quella dedicata alle politiche del lavoro. Rientra nel più ampio progetto di riforme nel comparto lavoro che oltre a GOL prevede il Piano Nazionale per le nuove competenze, il potenziamento dei centri per l’impiego e il rafforzamento del sistema duale. L’orizzonte temporale del programma coincide con quello del PNRR, va dal 2021 al 2025.
Persone dai 16 fino a 65 anni, residenti e/o domiciliate in Lombardia, che sono, alternativamente in almeno una delle seguenti situazioni:
- beneficiari di ammortizzatori sociali (in particolare, NASPI e DIS-COLL) in assenza di rapporto di lavoro;
- percettori diretti di RdC;
- altri lavoratori fragili o svantaggiati, indipendentemente dalla presenza di un sostegno al reddito che presentano almeno uno dei seguenti requisiti:
-
- disoccupati di lunga durata (almeno sei mesi);
- in carico o sono segnalati dagli enti che operano nel sistema dei servizi sociali o sociosanitari e/o sono inseriti in progetti/interventi di inclusione sociale;
- working poor, ossia lavoratori che conservano lo stato di disoccupazione ai sensi dell’art. 4, co. 15-quater, del DL n. 4/2019 (cioè hanno un reddito da lavoro dipendente o autonomo inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale); o hanno almeno 55 anni di età; o sono donne, indipendentemente dalla condizione di fragilità.
- persone con disabilità, iscritte al collocamento mirato di cui alla L. 68/99, indipendentemente dall’età.
Cinque percorsi, da definire in base ai criteri dell’assessment regionale che individua il cluster di appartenenza della persona, di cui quattro per singole persone e uno per gruppi di lavoratori (aziende in crisi). I percorsi hanno elementi trasversali: analisi di competenze digitali e interventi di conciliazione.
Reinserimento lavorativo (cluster 1) – per le persone più vicine al mercato del lavoro, servizi di orientamento e intermediazione per l’accompagnamento al lavoro;
Aggiornamento (upskilling) cluster 2 – per lavoratrici e lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili, interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;
Riqualificazione (reskilling) cluster 3– per lavoratrici e lavoratori lontani dal mercato e competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti, formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento dei livelli di qualificazione/Eqf rispetto al livello di istruzione;
Lavoro e inclusione cluster 4 – nei casi di bisogni complessi, cioè in presenza di ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali (a seconda dei casi, educativi, sociali, socio-sanitari, di conciliazione) come già avviene per il Reddito di cittadinanza, e prima per il Rei;
Ricollocazione collettiva cluster 5– valutazione delle chance occupazionali sulla base della specifica situazione aziendale di crisi, della professionalità dei lavoratori coinvolti e del contesto territoriale di riferimento per individuare soluzioni idonee all’insieme dei lavoratori stessi;
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